Come costruire una campagna Outreach mail B2B
Metodo step by step, su come in MUITO.digital costruiamo una campagna di outreach mail B2B efficace, sostenibile e pronta a scalare.
2 Ottobre 2025
Di Fabio Guercio
Cari imprenditori, direttori marketing e specialist,
Oggi voglio portarti all’interno del nostro processo, step by step, su come in MUITO.digital costruiamo una campagna di outreach mail B2B efficace, sostenibile e pronta a scalare. Di seguito una guida pratica che parte da un problema molto diffuso: mandare un’email “fredda” non basta. Ci vuole metodo, coerenza e visione strategica. Vediamo come lo facciamo implementarlo, pilastro per pilastro.
1. Tutto nasce dall’analisi dell’ICP
Marketing: ICP, copy e contenuto
Ogni campagna Outreach parte dal marketing: qui costruiamo la base analitica che farà la differenza nella rilevanza della nostra comunicazione. Parliamo di ICP, ovvero l’Ideal Customer Profile – che NON è solo un target generico. Fare analisi approfondita significa capire per ogni prospect:
Chi sono i decision maker reali? In quale settore o industry operano? Qual è il loro ruolo, il loro job title, e cosa influenza oggi le loro scelte?
Esempio concreto: se un’azienda vende viti per produttori di mobili, l’ICP saranno i responsabili acquisti delle aziende di arredamento, filtrando magari per fatturato, tecnologie usate, posizione geografica o trend interni. Costruire l’ICP in modo dettagliato permette di evitare sprechi di tempo su contatti poco rilevanti e aumenta l’impatto di ogni messaggio.
Consiglio pratico : Dopo aver identificato il tuo ICP, pensa subito agli “angoli di comunicazione” per creare copy mirati, landing page dedicate, guide PDF, presentazioni e altri asset che spieghino concretamente il problema che risolvi e il tuo valore.
2. Dove troviamo i prospect e come arricchire il dato (enrichment)
Contatti: prospect ed enrichment dei dati
Senza una lista ben segmentata, nessuna campagna Outreach può funzionare davvero. Dopo aver definito l’ICP, parte la ricerca contatti.
La nostra regola? Qualità > quantità.
Partiamo dai dati grezzi, ma lavoriamo sul cosiddetto enrichment: arricchiamo i profili con informazioni chiave.
Alcuni esempi:
Da quanto tempo una persona ricopre un ruolo? Capiamo il "peso" nelle scelte aziendali. Una startup ha appena chiuso un round? Allora forse è un buon momento per proporsi. Stiamo cercando nuovi talenti? Se il mercato di quella determinata azienda ruota ogni 3-5 anni, allora sappiamo quando intercettare chi può essere “pronto” a cambiare.
L’enrichment ci permette di avere liste attive e non “statiche”, aumentare le opportunità e personalizzare l’approccio.
3. Come impostare la mail del mittente
Setup tecnico: mittente, dns e dominio, test, automazione mail.
L’ultimo pilastro è tecnico-strategico. Qui prendiamo tutte le decisioni operative:
Chi sarà il sender della campagna? Direttore, CEO, etc. Importante per il posizionamento. Come configuriamo il dominio e la sicurezza delle mail? DNS, test deliverability. Come calendarizziamo le sequenze? Quanti giorni tra una mail e l’altra, esclusione dei festivi, quali orari
Questo passaggio è fondamentale per evitare problemi di spam, preservare la reputazione e garantire che i messaggi arrivino effettivamente.
Solo dopo aver chiuso questi aspetti, inseriamo i copy validati nella sequenza di automazione e attiviamo la campagna.
RECAP
Marketing: analisi e contenuto
Contatti: ricerca ed enrichment dei prospect
Setup Mail: configurazione tecnica e sequenza automatica mail
INSIGHT OPERATIVO
La differenza la fanno i dettagli: dall’analisi spinta dell’ICP al modo in cui segmenti la lista, fino al setup tecnico. Non è il “trucchetto del giorno” che fa la differenza, ma la costruzione di una relazione, un messaggio alla volta.

Domanda per te:
Come costruisci oggi le tue liste di prospect e quanto tempo dedichi a profilare davvero il tuo ICP?
Fabio Guercio, Head of Marketing @ MUITO.digital
Growth agency specializzata in Outreach Mail B2B.
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